NANO TRA DIVI E DIAVOLI


Rosso come il colore del rossetto di Marlyn Monroe dei tanti disegni e ritratti fatti dall’artista all’attrice; Rosso come lo sfondo dell’appassionato bacio tra Clark Gable e Vivien Leigh nel manifesto di Via col vento che Nano disegnò per un’importante major hollywoodiana; Rosso come il fondo dei cavalli impetuosi del cartellone di Ben-Hur.Rosso come il colore della camicia indossata da James Dean nello studio fatto dall’artista per il cartellone del film Il Gigante. E del color ‘rosso Nano’ è stato pensato tutto l’allestimento della mostra. Un allestimento arricchito da una scenografia multimediale immersiva che disegna una quinta visiva sopra le opere di Silvano Campeggi che appaiono ora animate, disegnate come fosse il suo tratto, il suo pennello; i numerosi bozzetti per i cartelloni per il cinema dal 1945 allo sfumare degli anni Sessanta, i suoi ritratti di donne fiorentine e poi disegni di eroi, personaggi storici; paesaggi, e i sassi dell’Isola d’Elba che si profilano attraverso un’ambientazione visiva rarefatta e irreale, in una sorta di esperimento metafisico. Dall’alto volteggiano, scompaiono, si affacciano prepotentemente, i diavoletti di Nano che invadono lo spazio scenico, impossessandosi dei suoi disegni, dei suoi manifesti, di soggetti disegnati in quella che è stata l’avventura della sua vita. Rosso come i diavoli dell’ampia produzione di disegni eseguiti dal maestro negli ultimi anni. «Nella mia esistenza ho rappresentato tanti santi ed arcangeli. Ora ho un programma... voglio giocare col diavolo», e con l'illusione creata nelle scenografie multimediali ci giochiamo anche noi!