‘La mostra non è solo affascinante ed accattivante da un punto di vista sensoriale, ma se gustata e osservata con calma e curiosità, risulta essere una vera e propria esperienza che lascia lo spettatore un po’ più ricco, culturalmente parlando, di quando vi ha fatto il suo ingresso. I filmati, le fotografie, le ricostruzioni, anche animate, delle pitture rupestri e dei siti che le ospitano, delle missioni e degli scavi condotti da Graziosi, dei paesaggi e degli animali che li popolano, il tutto accompagnato da motivi musicali di chiara derivazione africana, costituiscono una bellissima e stimolante esperienza, sì, sensoriale, ma anche emotiva.’ (Finestre sull’Arte)