Bud Spencer

Mostra multimediale, Napoli


Per rappresentare una carriera e una vita fatta di suggestioni, di gesti, di suoni, di espressioni non ci si può limitare allʼarmamentario abituale di unʼesposizione, di una storia biografica fatta di date ben ordinate, di immagini statiche: si deve al contrario immergere lo spettatore in una esperienza che lo faccia entrare dentro quella storia, che lo renda partecipe. E la materia si presta in maniera straordinaria a questa operazione. Un bombardamento di immagini, di musiche, di voci, di effetti che rendano chi assiste emotivamente parte del racconto e lo mettano in condizione di ricostruire la biografia attraverso gli impulsi piuttosto che la lettura di testi: il testo, in questo caso, deve essere decostruito nel contesto. A partire dallʼingresso ci si sente trasportati in unʼatmosfera inclusiva, si avverte la forza del pugno benevolo, si viene scaldati dalla voce profonda del protagonista. Didascalie e pannelli descrittivi sono comunque messi a disposizione, ma sono le immagini, fisse e in movimento, a condurre nella visita. E la vita di Pedersoli è raccontata da lui stesso: è lui a parlare attraverso clips tratte dalle sue numerose, divertenti, appassionate interviste. L’allestimento è concepito come una “macchina” che parla di lui, perché pochi artisti si prestano come Bud Spencer a letture multiple e ricche di suggestioni, capaci di toccare momenti ed emozioni che fanno parte del bagaglio di ognuno di noi. La mostra stupisce ma anche induce ad una permanenza, il visitatore si intrattiene come se fosse allʼinterno di uno spettacolo o di un film.